San Leo

San Leo, fortezza millenaria tra Appennino e mare

Su un masso di roccia circondato da rupi scoscese, San Leo domina la Valmarecchia con la sua rocca e il campanile che svetta tra le case. La posizione strategica, la storia secolare e il patrimonio architettonico ne fanno uno dei centri più significativi dell’entroterra riminese.


Un po’ di storia

L’altura di San Leo era luogo sacro in epoca precristiana. Nel III secolo, San Leo vi fondò una comunità religiosa da cui si diffuse il cristianesimo nella regione, allora conosciuta come Montefeltro.

Durante le guerre tra Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi, la città divenne una fortezza rinomata per l’imprendibilità delle sue difese. Nel 963, Berengario II la elevò a capitale del Regno Italico e vi si rifugiò durante l’assedio di Ottone I.

Dal XIII secolo San Leo passò ai Conti di Montefeltro, poi Duchi di Urbino, che trasformarono la rocca in una struttura di alta ingegneria militare. L’architetto Francesco di Giorgio Martini ne curò l’ampliamento e il perfezionamento.

Con l’estinzione della dinastia ducale nel 1631, il territorio fu annesso allo Stato Pontificio. La rocca perse la funzione militare e divenne carcere, ospitando tra i detenuti il celebre Giuseppe Balsamo, noto come Conte di Cagliostro, che vi morì nel 1795.


Luoghi e architetture

La Rocca di San Leo

La rocca, esempio compiuto di architettura difensiva rinascimentale, sorge su un alto sperone roccioso. L’impianto, dalle linee geometriche e compatte, fu modellato secondo criteri di ingegneria militare avanzata per l’epoca. Dalla sommità si osserva un ampio panorama che spazia dagli Appennini al mare Adriatico.


Il complesso religioso

San Leo conserva un insieme architettonico di eccezionale coerenza stilistica, che illustra l’evoluzione del romanico locale:

  • Pieve di Santa Maria Assunta – edificio di origini altomedievali, con pianta basilicale e absidi semicircolari.

  • Duomo di San Leone – costruito tra XI e XII secolo, fonde elementi romanici e gotici in pietra arenaria.

  • Torre campanaria – isolata su un costone roccioso, di struttura quadrangolare e coronamento merlato.

  • Convento di Sant’Igne – fondato nel XIII secolo, presenta resti di affreschi trecenteschi e un chiostro essenziale.


Il centro storico

Il borgo mantiene l’impianto seicentesco con palazzi in pietra, stemmi scolpiti e iscrizioni marmoree. La piazza principale, dominata dal Palazzo Mediceo e dal Palazzo della Rovere, è il fulcro urbano attorno al quale si dispongono le vie e gli edifici civili.


Paesaggio e territorio

Il territorio di San Leo si estende su rilievi calcarei che digradano verso la Valmarecchia. L’ambiente conserva un equilibrio tra boschi, calanchi e borghi rurali. La posizione dominante offre un’ampia veduta che comprende il Monte Fumaiolo, la Valmarecchia e il profilo del mare Adriatico.

Fonti

Documentazione storica del Comune di San Leo.

  • Studi del Centro di Ricerca sul Montefeltro.

  • Archivi regionali sull’architettura fortificata e religiosa dell’Emilia-Romagna.

La foto è tratta dal sito www.san-leo.it

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