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Su due speroni di roccia che dominano la Valmarecchia, si ergono Montebello e Torriana, due antiche roccaforti che nei secoli hanno condiviso la stessa storia di confini, battaglie e leggende. In passato furono baluardi della Signoria dei Malatesta, protagoniste di secolari contese con i castelli del Montefeltro.Oggi, Montebello conserva intatto il fascino di un borgo medievale sospeso nel tempo, mentre Torriana, divenuta capoluogo comunale, si affaccia con eleganza sulla valle offrendo panorami che spaziano dal mare all’Appennino.
Le torri della Rocca dei Guidi di Bagno dominano la valle fin dall’anno Mille. Costruita su un masso di pietra calcarea, la fortezza ha resistito nei secoli a guerre e assedi, diventando uno dei simboli più riconoscibili della Romagna storica.All’interno delle mura si sono stratificate vicende di battaglie e leggende, tra cui quella della piccola Azzurrina, la figlia del feudatario scomparsa misteriosamente nel 1375 nei sotterranei del castello. Il mito vuole che la sua presenza aleggi ancora tra i corridoi della rocca.
La fortezza è uno degli edifici storici più rappresentativi della signoria malatestiana. Le sue strutture più antiche risalgono al periodo medievale, mentre la residenza nobiliare venne ampliata nel Quattrocento dai Conti Guidi di Bagno, ancora oggi proprietari del complesso.All’interno si conservano mobili d’epoca, forzieri, cassapanche e reperti che testimoniano la vita nobiliare tra Trecento e Seicento, insieme a passaggi sotterranei e antichi pozzi.
Fino al 1938 conosciuta con il nome di Scorticata, Torriana si sviluppa su un masso calcareo a picco sulla valle. La sua posizione strategica controllava la Via Maior, collegamento tra la Romagna, il Montefeltro e la Toscana.La rocca, appartenuta ai Malatesta, passò nel tempo ai Borgia e ai Medici, mantenendo un ruolo militare importante. Secondo alcune cronache, proprio nei sotterranei di Torriana sarebbe stato ucciso Gianciotto Malatesta, l’uomo che la tradizione letteraria lega alla tragica vicenda di Paolo e Francesca.
Della fortezza originaria restano oggi la porta d’accesso, due torrioni circolari, parte delle mura e la cisterna. Sulla sommità del monte sorge la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, da cui si gode una vista straordinaria sulla Valmarecchia.
Poco distante da Torriana, su uno sperone di roccia che si innalza sul letto del Marecchia, si trova il Santuario della Madonna di Saiano, immerso nell’oasi naturalistica della valle. L’antica fortificazione conserva una torre cilindrica di probabile origine bizantina e una chiesa dedicata alla Beata Vergine del Carmine, con una statua quattrocentesca in gesso raffigurante la Madonna col Bambino.Il santuario è raggiungibile a piedi e rappresenta una delle mete più suggestive dell’entroterra riminese, impreziosita dal portale in bronzo realizzato dallo scultore Arnaldo Pomodoro.
Le descrizioni sono tratte dalla guida “Signoria dei Malatesta. La dolce vita delle colline riminesi”, redatta dalla Provincia di Rimini – Assessorato al Turismo.
La foto è tratta dal sito www.castellodimontebello.com