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Adagiato sulle colline che separano la Romagna dalle Marche, Mondaino è un borgo ricco di storia, arte e natura. La sua piazza circolare, la rocca panoramica, i vicoli medievali e i camminamenti sotterranei raccontano secoli di vita tra leggende e realtà. Ai panorami che spaziano dal mare ai monti si aggiungono musei, chiese, parchi e tradizioni popolari che ne fanno una delle località più affascinanti dell’entroterra riminese.
Il nome Mondaino deriva probabilmente dai daini che un tempo popolavano i boschi circostanti. Le prime tracce di insediamenti risalgono agli Etruschi, mentre in epoca romana la zona era conosciuta come Vicus Dianensis, per la presenza di un tempio dedicato a Diana cacciatrice.
Nel Medioevo il borgo divenne un importante centro fortificato. La sua alleanza con i Malatesta (1289) segnò l’inizio di un lungo periodo di sviluppo economico grazie al commercio del sale estratto dal Rio Salso.Nel Trecento e nel Quattrocento Mondaino fu teatro di incontri politici cruciali: nel 1393 Carlo Malatesta firmò qui la pace con Antonio da Montefeltro, e nel 1459 Sigismondo Pandolfo Malatesta incontrò Federico da Montefeltro per sancire una tregua destinata a breve durata.
Durante la dominazione pontificia e i secoli successivi, il borgo conservò un ruolo di rilievo nel territorio. Partecipò ai moti risorgimentali del 1845 e venne annesso al Regno d’Italia nel 1860.
Simbolo del borgo, domina la valle con la sua mole quattrocentesca. Costruita dai mondainesi e successivamente ampliata dai Malatesta, conserva i camminamenti sotterranei scavati nel tufo e riscoperti nel 1987. All’interno si trovano la Madonna del Latte, affresco di Bernardino Dolci, e il Museo Paleontologico, che custodisce fossili e resti marini risalenti a oltre dieci milioni di anni fa.
Cuore del centro storico, presenta una forma perfettamente circolare con porticato neoclassico ideato da Francesco Cosci. La piazza, per la sua somiglianza con una padella, ha dato a Mondaino il curioso soprannome di Paese della Padella.
Nel borgo si trovano la Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita sulle rovine di un tempio romano dedicato a Diana, e il Convento delle Clarisse, con crocifissi lignei del XVII secolo. Poco fuori dalle mura sorgono la Pieve di Sant’Apollinare (VI secolo) e il Monastero di San Francesco sul Monte Formosino, luoghi che conservano intatta la quiete tipica dei siti francescani.
Oltre al Museo Paleontologico, Mondaino ospita l’Arboreto Sperimentale della Flora Mediterranea, con oltre 2.000 specie vegetali, una serra e un piccolo centro visitatori.
Mondaino è noto per la sua vitalità culturale. Ogni anno, nella seconda metà di agosto, la festa medievale del Palio del Daino anima il borgo con rievocazioni, tornei, mostre e sfilate in costume.La musica è parte integrante della vita cittadina: qui hanno sede antiche botteghe artigiane e aziende specializzate nella produzione di strumenti musicali, proseguendo una tradizione che lega Mondaino al suono delle fisarmoniche e degli strumenti a corda.