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Città antica e moderna, Rimini unisce monumenti di straordinario valore storico alla sua vocazione di località balneare internazionale. Fondata dai Romani nel 268 a.C. come colonia di diritto latino, divenne presto un punto strategico per i traffici tra nord e sud della penisola, crocevia tra la Via Flaminia e la Via Emilia.
Durante il Medioevo Rimini fu libero comune e, dal XIII secolo, sede della Signoria dei Malatesta, che ne fece un centro di cultura e arte rinascimentale.Nel 1843 l’apertura del primo Stabilimento dei Bagni segnò la nascita del turismo balneare organizzato; seguirono il Kursaal e il Grand Hotel, simboli della Rimini ottocentesca. Nel secondo dopoguerra la città conobbe una crescita straordinaria, diventando una delle mete turistiche più note d’Europa.
Oggi Rimini si sviluppa su due anime complementari: il centro storico, custode delle testimonianze romane e rinascimentali, e la marina, una fascia di 15 chilometri di spiaggia suddivisa in dieci frazioni costiere (da Torre Pedrera a Miramare).
Eretto nel 27 a.C. in onore di Cesare Ottaviano Augusto, l’Arco d’Augusto è il più antico arco romano esistente. Sorge nel punto di incontro tra la Via Flaminia e la Via Emilia.Costruito in pietra d’Istria, era un’antica porta cittadina collegata alle mura. L’attico, sorretto da capitelli corinzi, mostra le figure di Giove, Nettuno, Apollo e Minerva, simboli della protezione divina sulla colonia di Rimini.
Durante il Medioevo l’arco perse la parte superiore e fu coronato, nel X secolo, dalla merlatura visibile ancora oggi. L’iscrizione sull’attico ricorda il restauro delle vie d’Italia voluto da Augusto.
Costruito tra il regno di Augusto e quello di Tiberio (14–21 d.C.), il Ponte di Tiberio attraversa il fiume Marecchia all’inizio della Via Emilia.Realizzato in pietra d’Istria, è composto da cinque arcate in stile dorico e poggia su un’unica fondazione continua, che garantisce stabilità e resistenza.È uno dei ponti romani meglio conservati al mondo e testimonia la perizia ingegneristica dell’epoca.
Il Tempio Malatestiano rappresenta uno dei capolavori dell’arte rinascimentale italiana. Fu voluto da Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, che nel 1449 avviò la trasformazione della chiesa di San Francesco.Il progetto della nuova facciata fu affidato a Leon Battista Alberti, mentre all’interno operarono Agostino di Duccio, Piero della Francesca, Matteo de’ Pasti e altri artisti della corte malatestiana.
Il Tempio è un omaggio all’umanesimo e alla cultura neoplatonica, riflesso del mecenatismo di Sigismondo.Le sue vicende storiche furono segnate dal contrasto con il papa Pio II, che interruppe i lavori nel 1461. Incompiuto ma grandioso, il Tempio custodisce ancora le spoglie di Sigismondo e del filosofo Giorgio Gemisto Pletone, da lui onorato con l’iscrizione Philosophorum sua tempestate princeps (“principe dei filosofi del suo tempo”).
Federico Fellini, nato a Rimini nel 1920, è tra i più importanti registi del Novecento. Dopo gli esordi come sceneggiatore negli anni Quaranta, divenne celebre come autore e regista di film che hanno segnato la storia del cinema: La strada (1954) e Le notti di Cabiria (1957), vincitori del premio Oscar, La dolce vita (1960), Amarcord (1973) ambientato nella sua città natale. e 8½ (1963), capolavori del cinema moderno.
Le sue opere raccontano con poesia e ironia l’immaginario italiano del Novecento. Rimini custodisce oggi la sua memoria con il Museo Fellini e diversi itinerari tematici.Per approfondimenti: www.federicofellini.it
La foto è tratta dalla pagina facebook del Comune di Rimini