Sassofeltrio

Sassofeltrio

Sassofeltrio

Territorio conteso tra Malatesta e Montefeltro

Situato su una rupe a 466 metri d’altitudine, Sassofeltrio domina la Val Conca con una vista che spazia dal mare Adriatico al Monte Carpegna e al Monte Titano.
L’altura, oggi sistemata come giardino pubblico panoramico, conserva un ruolo simbolico nella memoria storica del territorio tra Romagna e Montefeltro.


Origini e storia

Le prime testimonianze scritte risalgono al 756 d.C., quando Sassofeltrio entrò nello Stato della Chiesa in seguito alla cosiddetta donazione di Pipino, re dei Franchi.
Nel 962, Ottone I, imperatore di Germania, concesse in feudo il “Sassum” a Ulderico di Carpegna, insieme ad altri castelli limitrofi.

Tra il XIII e il XIV secolo, Sassofeltrio compare nei documenti come “Castrum Saxi”, parte dei domini della Signoria dei Malatesta.
Durante l’espansione malatestiana, tra il 1250 e il 1400, il borgo assunse valore strategico nel sistema difensivo della Val Conca contro i Montefeltro di Urbino.

Nel 1463, dopo un lungo assedio, Federico da Montefeltro conquistò il castello e ne ordinò la ricostruzione completa.
Il progetto fu affidato a Francesco di Giorgio Martini, architetto e ingegnere militare senese.


La Rocca Feltresca

La nuova fortificazione, di impianto quadrangolare, sorgeva sul sito della precedente rocca malatestiana distrutta.
Le mura, costruite sulla rupe, avevano uno spessore di circa cinque metri e un’altezza complessiva di diciassette metri.
Due torri cilindriche fiancheggiavano il baluardo a punta di lancia, elemento tipico delle difese rinascimentali.

Il disegno della rocca, tramandato da Vespasiano da Bisticci, evidenzia la transizione tra i sistemi medievali e le nuove tecniche di fortificazione “alla moderna”.
La struttura rappresentava una delle opere militari più evolute del Ducato di Urbino.

Nel 1519, durante le campagne di Lorenzo de’ Medici, la rocca subì gravi distruzioni.
Tuttavia, fonti del XVI secolo attestano che la fortificazione mantenne funzioni civiche: dal 1579 ospitò la Sala Consiliare della Comunità, utilizzata fino al 1819.


Il borgo e il paesaggio

Il borgo di Sassofeltrio conserva la tipica morfologia dei centri collinari fortificati.
Le vie principali seguono l’andamento della rupe e si aprono su scorci panoramici che comprendono l’intera Val Conca.
Il contesto ambientale è caratterizzato da boschi, coltivi e rilievi calcarei che segnano il confine tra le antiche giurisdizioni di Rimini e Urbino.

Fonti 

La foto è tratta dal sito www.borghipesarourbino.it

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